Alias Domenica
Bisogna depredare la propria giovinezza
Scrittori russi Seguace del «cattivo maestro» Eduard Limonov, Zachar Prilepin sfoga, in questo incontro, la sua nausea per la narrativa postmodernista. È autore di romanzi neorealisti, dove la trama latita, e trionfano le «chiacchiere senza spina dorsale»
Mikhail Magaril Ilych's, Lamp, 1984
Scrittori russi Seguace del «cattivo maestro» Eduard Limonov, Zachar Prilepin sfoga, in questo incontro, la sua nausea per la narrativa postmodernista. È autore di romanzi neorealisti, dove la trama latita, e trionfano le «chiacchiere senza spina dorsale»
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 18 novembre 2018
Nella sua dichiarata propensione per il politicamente scorretto (militarismo, nazionalismo, ripulsa dei miti liberali e ammirazione per uno Stato forte), Zachar Prilepin è un seguace di Eduard Limonov, il cattivo maestro per eccellenza, reso celebre anche in Europa dal romanzo che gli ha dedicato Carrère. Ha partecipato alle guerre in Cecenia nelle file dei corpi speciali della polizia militare russa, ha frequentato la facoltà di Lettere a Niznij Novgorod; ha militato nel Partito nazionalbolscevico. Autore di romanzi (tradotti in Italia dalla Voland), che mostrano un robusto talento narrativo, Prilepin introduce nel panorama letterario russo, a lungo dominato dallo sfottò postmoderno...