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«Bitches Brew», l’azzardo del Principe

«Bitches Brew», l’azzardo del Principe

Cinquant'anni fa, con l’uscita del suo album più noto, Miles Davis «cambia strada», dando vita a un nuovo genere, il jazz rock

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 12 settembre 2020
«Stavo cercando di farlo per me stesso, per quello che volevo e di cui avevo bisogno nella mia musica. Io ‘volevo’ cambiare strada, ‘dovevo’ cambiare strada per me stesso, per continuare a credere e amare quello che stavo facendo». È Miles Davis che nella propria autobiografia Miles (1989) parla di Bitches Brew, il disco che cinquant’anni fa lo rende celeberrimo presso la stessa audience che, in quell’anno, a fine estate, su un’isoletta della Manica, si esalta per Joan Baez e Leonard Cohen, i Doors e gli Who, Joni Mitchell e Jimi Hendrix, i Moody Blues e i Jethro Tull, i...

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