Alias Domenica
Blake, le porte dell’inferno spalancate dall’artigianato
A Oxford, Ashmolean Museum, «William Blake. Apprentice and master» Una bellissima esposizione sul William Blake incisore e creatore di libri: che spiega come le sue figure grandiose siano il frutto di prodigi tecnici
William Blake, «Nebuchadnezzar», Londra, Tate Gallery
A Oxford, Ashmolean Museum, «William Blake. Apprentice and master» Una bellissima esposizione sul William Blake incisore e creatore di libri: che spiega come le sue figure grandiose siano il frutto di prodigi tecnici
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 18 gennaio 2015
The man who does not know the beginning, never can know the end of art (‘Chi non conosce l’inizio non può mai conoscere il fine dell’arte’), scriveva William Blake in risposta all’invito del maestro George Michael Moser a studiare Le Brun e Rubens. Sapeva di essere un artista ben prima di diventarlo, quando da bambino frequentava le aste pubbliche a Covent Garden e quando ancora lavorava come apprendista nella bottega di James Basire, l’incisore ufficiale della Royal Society. Era controcorrente, infatti, al tempo, ispirarsi a Michelangelo e Raffaello piuttosto che ai maestri del chiaroscuro; ma Blake si poneva fin d’allora...