Alias Domenica
Blanchot, tragitto mimetico nel silenzio di Celan
Poesia del Novecento In un saggio del 1972 Maurice Blanchot fece una specie di serrato commento filosofico all’opera del poeta tedesco scampato allo sterminio: L’ultimo a parlare viene riproposto da Orthotes
Anselm Kiefer, Jakobs himmlisches Blut - Für Paul Celan, 2005
Poesia del Novecento In un saggio del 1972 Maurice Blanchot fece una specie di serrato commento filosofico all’opera del poeta tedesco scampato allo sterminio: L’ultimo a parlare viene riproposto da Orthotes
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 2 giugno 2019
«Quando tutto è stato detto, resta da dire il disastro, rovina della parola, cedimento attraverso la scrittura, brusio che mormora: ciò che resta senza resto». Questo sintomatico passaggio, tratto da La scrittura del disastro, è citato da Mario Ajazzi Mancini, ottimo curatore e traduttore di L’ultimo a parlare di Maurice Blanchot (Orthotes Editrice, pp. 164, € 16,00). Il testo fu originariamente allestito per un numero monografico su Paul Celan del 1972 del periodico svizzero francofono «La Revue de Belles Lettres» che accoglieva vari contributi, tra cui quelli di Du Bouchet, Daive, Michaux e Dupin. Le dernier à parler (ispirato a...