Visioni
«Blasphemy Rhapsody», la fragilità e la forza nell’energia della danza
Danza Ha debuttato al Teatro Comunale di Ferrara il nuovo lavoro di Emio Greco e Pieter C. Scholten, una coreografia ideata con le giovani generazioni per elaborare il periodo di limitazioni e chiusure
Una scena di «Blasphemy Rhapsody» – Marco Caselli Nirmal/Teatro Comunale di Ferrara
Danza Ha debuttato al Teatro Comunale di Ferrara il nuovo lavoro di Emio Greco e Pieter C. Scholten, una coreografia ideata con le giovani generazioni per elaborare il periodo di limitazioni e chiusure
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 13 novembre 2021
Francesca PedroniFERRARA
«We are the people without land / We are the people without tradition / we are the people who do not know how to die». Fasci di luce illuminano dall’alto sei danzatori in una scena livida. Le parole della poesia scritta da Lou Reed negli anni ’70 e riadattata l’anno scorso da Iggy Pop in ricordo dell’amico risuonano nel vuoto. Scelte da Emio Greco e Pieter C. Scholten per aprire il loro Blasphemy Rhapsody, spettacolo inquieto, portatore di un’energia compressa quanto esplosiva, nato quest’anno con le giovani generazioni dell’ICK di Amsterdam e andato in scena in prima italiana nella stagione...