Alias Domenica

Blasucci, ‘Close reading’ di Leopardi lirico (con maestri)

Blasucci, ‘Close reading’ di Leopardi lirico (con maestri)Pietro Tenerani, Venere e Cupido, 1825, Derbyshire, Chatsworth House, Sculpture Gallery

Filologia italiana L’infinito, Alla luna, La sera del dì di festa... Luigi Blasucci coglie e analizza le modalità della voce leopardiana. Seguono i ritratti di cinque leopardisti: «La svolta dell’idillio», il Mulino

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 25 febbraio 2018
«Nell’amore la disperazione mi portava più volte a desiderare vivamente di uccidermi: mi ci avrebbe portato sensa dubbio da sé, ed io sentivo che quel desiderio veniva dal cuore ed era nativo e mio proprio non tolto in prestito, ma ugualmente mi parea di sentire che quello sorgea così tosto perché dalla lettura recente del Verter, sapevo che quel genere di amore ec., finiva così». Nel 1818 Leopardi legge, appassionatamente, il Werther di Goethe e in quello stesso periodo cade la composizione dei grandi idilli, come L’infinito, come Alla luna, come La sera del dì di festa. Da questa consonanza,...

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