Italia
Blitz contro la chiesa occupata (e retromarcia)
Spazi Sociali A Tarsia, dove Je so’ pazzo aiuta i senza fissa dimora, un collezionista vuole privatizzare
L'interno della chiesa di Sant’Antonio a Tarsia
Spazi Sociali A Tarsia, dove Je so’ pazzo aiuta i senza fissa dimora, un collezionista vuole privatizzare
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 15 maggio 2018
Adriana PolliceNAPOLI
A febbraio gli attivisti dell’Ex Opg Je so’ pazzo, con la Rete di solidarietà popolare, avevano occupato a Napoli la chiesa di Sant’Antonio a Tarsia per dare un riparo ai senza fissa dimora. Ieri mattina la comunità che si è stabilità lì, creando un dormitorio autogestito, ha dovuto fronteggiare un assalto: non erano i proprietari ma un famoso collezionista, Peppe Morra. La chiesa del Cinquecento con annesso convento è abbandonata da sei anni. La gente della zona, la popolosa area tra Montesanto e Avvocata, è affezionata al luogo di culto: «Era la chiesa del quartiere, c’era il doposcuola per i...