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Bobby Fischer, scacchi matti
Il museo A Selfoss è sorto il Bobby Fischer Center, un piccolo museo ricco di foto, pubblicazioni, manifesti, scacchiere, oggetti che ripercorrono i giorni del «match del secolo», come fu definito lo scontro Fischer-Spassky
Dicembre 1971: il campione Usa Bobby Fischer (Photo by Tyrone Dukes/ New York Times Co./Getty Images)
Il museo A Selfoss è sorto il Bobby Fischer Center, un piccolo museo ricco di foto, pubblicazioni, manifesti, scacchiere, oggetti che ripercorrono i giorni del «match del secolo», come fu definito lo scontro Fischer-Spassky
Pubblicato più di un anno faEdizione del 5 agosto 2023
Massimo De FeoREYKJAVIK
A una sessantina di km da Reykjavik sorge Selfoss, quasi 7000 abitanti. Qui è sepolto Bobby Fischer (Chicago, 9 marzo 1943 – Reykjavik, 17 gennaio 2008). È stato il primo e finora unico statunitense a vincere un campionato mondiale di scacchi, dopo 35 anni dominati dai grandi maestri sovietici, Alechin, Botvinnik, Smyslov, Tal, Petrosian e infine Boris Spassky, sconfitto nel 1972 a Raykjavik in una sfida giocata nel clima politico della guerra fredda. A Selfoss è sorto il Bobby Fischer Center, un piccolo museo ricco di foto, pubblicazioni, manifesti, scacchiere, oggetti che ripercorrono i giorni del «match del secolo», come...