Europa

Bolloré, un impero dalla parte dell’estrema destra

Bolloré, un impero dalla parte dell’estrema destraVincent Bolloré – Ap

Francia In audizione al senato per la commissione d’inchiesta sulla concentrazione dei media. È al magnate bretone che il candidato Zemmour deve la sua ascesa

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 20 gennaio 2022
L’aula del Senato francese è silenziosa, l’appuntamento è di quelli importanti: la Commissione d’inchiesta sulla concentrazione dei media riceve in audizione Vincent Bolloré, l’industriale bretone di 69 anni che, nel giro di qualche anno appena, è riuscito a mettere in piedi un vero e proprio impero mediatico di estrema destra. Il relatore David Assouline comincia elencando i media posseduti dalla holding famigliare, Vivendi: una lista la cui sola enunciazione dura diversi minuti, da Canal+ alla radio Europe1, dalle guide Routard all’editore Fayard, dai Livres de poche a Paris Match. Decine e decine di titoli, tra radio, stampa, tv, editoria. Perché...

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