ExtraTerrestre

Bologna, la regressione di chi pedala al contrario

Il fatto della settimana La politica deve capire che oggi la nuova idea forte per guidare il cambiamento è la redistribuzione dello spazio pubblico. A partire dalle città, non si può prescindere dalla bici

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 26 aprile 2018
In Italia per decenni la volontà politica e le risorse pubbliche (gli investimenti, il lavoro degli uffici tecnici, lo spazio urbano) sono stati concentrati a favore della mobilità privata a motore, con una prima solo recente inversione di tendenza. I danni del modello auto-centrico sono evidenti: le città, la cui aria doveva renderci liberi, sono irrespirabili e invivibili, per congestione, smog, rumore, incidenti, occupazione di suolo. Occorre un nuovo paradigma, basato su un’idea forte per guidare il cambiamento: provo a proporne una. Nel ‘900 la sfida è stata la «redistribuzione della ricchezza», tra chi ne ha di più (i ricchi)...

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