Visioni
Bologna Violenta, il grindcore della discordia
Intervista Il nuovo album della band sotto il cui nome si cela Nicola Manza: «Stavolta mi sono lasciato andare sul fronte melodico, cercando di scrivere delle partiture per gli archi che non fossere un semplice accompagnamento»
Intervista Il nuovo album della band sotto il cui nome si cela Nicola Manza: «Stavolta mi sono lasciato andare sul fronte melodico, cercando di scrivere delle partiture per gli archi che non fossere un semplice accompagnamento»
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 20 luglio 2016
Il nuovo disco di Nicola Manzan, in arte Bologna Violenta, si chiama Discordia (Overdrive Records) e non potrebbe essere altrimenti, visto l’approccio bellicoso con cui Manzan affronta ogni suo lavoro. Discordia però, a confronto degli altri 4 album, è più accessibile, un grindcore più melodico: «È venuta a mancare la parte di me che dice: devi dare più fastidio! Stavolta mi sono lasciato andare sul fronte melodico, cercando di scrivere delle partiture per gli archi che non fossero un semplice accompagnamento, ma che avessero un senso senza gli altri strumenti. Questo anche grazie all’intervento di Alessandro Vagnoni, batterista e polistrumentista...