Internazionale
Bolsonaro si insedia: giornalisti «in prigione», la sinistra boicotta
Brasile La cerimonia che apre il mandato del nuovo presidente si tiene in un clima da stato d'assedio. Lui promette un patto sociale ma poi continua nel brutale attacco ai presunti traditori della patria
Una manifestazione pro-Bolsonaro
Brasile La cerimonia che apre il mandato del nuovo presidente si tiene in un clima da stato d'assedio. Lui promette un patto sociale ma poi continua nel brutale attacco ai presunti traditori della patria
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 2 gennaio 2019
Per una parte del Brasile, minoritaria ma comunque consistente, l’insediamento di Bolsonaro (ribattezzato a sinistra Bolsonazi) è stato un momento di lutto nazionale. Ed è stato anche un evento senza precedenti: non era mai avvenuto che un presidente assumesse la guida del paese in un clima di stato d’assedio, con l’ingresso alla Esplanada dos Ministérios vietato persino a biciclette, skate e pattini e il divieto di portare borse, ombrelli, bottiglie e addirittura carrozzine. Il trattamento peggiore è stato riservato ai giornalisti, tra i principali bersagli dell’ex capitano, non solo costretti durante i controlli a gettare via succhi di frutta, yogurt e...