Internazionale
Bolsovirus contro tutti: «Il Brasile non si ferma»»
La campagna presidenziale preoccupa Tremano le autorità sanitarie, giudici e governatori cercano di parare i colpi (scongiurata per ora riapertura delle chiese evangeliche) e anche i militari cominciano ad averne abbastanza
Stazione centrale di Rio de Janeiro, 26 marzo 2020 – Ap
La campagna presidenziale preoccupa Tremano le autorità sanitarie, giudici e governatori cercano di parare i colpi (scongiurata per ora riapertura delle chiese evangeliche) e anche i militari cominciano ad averne abbastanza
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 29 marzo 2020
Va avanti da solo, a testa bassa, contro le autorità sanitarie, gli altri poteri dello stato, i governatori, l’opinione pubblica e la comunità internazionale, persino contro il suo stesso vice, quel generale Mourão che dà sempre più l’impressione di attendere paziente la sua caduta. Bolsonaro va fermato, è il grido che si alza un po’ ovunque. L’ULTIMA SUA MOSSA è stata il lancio di una campagna, finanziata con denaro pubblico, destinata a condannare a morte chissà quante persone, con lo slogan “O Brasil não pode parar”, il Brasile non può fermarsi, così simile a quel “Milano non si ferma” delle...