Internazionale

Bombe e rappresaglie, così vince l’Isis

Bombe e rappresaglie, così vince l’IsisAutobomba in Iraq – Reuters

Iraq/Siria Dopo i tre attacchi dello Stato Islamico contro gli sciiti a Baghdad e Diyala, milizie sciite si vendicano sulla comunità sunnita. Nella città siriana di Madaya arrivano gli aiuti, ma gli accordi locali non funzionano. E Cameron ammette: «Le opposizioni moderate sono poche, costretti a dialogare con gli islamisti»

Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 13 gennaio 2016
Sarebbe arrivato dalla Siria il kamikaze di Istanbul, fatto che aiuterà Ankara a chiudere la porta ai rifugiati e a inasprire le politiche incendiarie nei confronti del vicino. Era un saudita membro dell’Isis, organizzazione che per anni ha attraversato senza problemi un confine che ora genera il panico nel paese. L’attacco giunge a meno di due settimane dal negoziato siriano, imminente eppure fumoso. Mentre il presidente russo Putin ieri in un’intervista ventilava la possibilità di garantire asilo politico al presidente Assad se necessario, domenica Damasco ha ribadito l’intenzione a dialogare, chiedendo di visionare prima la lista delle opposizioni che voleranno...

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