Politica
Bonafede sbotta: «Con Di Matteo eravamo d’accordo»
Informativa del Guardasigilli alla Camera: «Tutto già discusso». La versione del ministro: «Ci lasciammo con l’idea di affidargli gli Affari penali. Poi lui ci ripensò»
Il ministro di Giustizia Alfonso Bonafede mentre entra alla Camera – LaPresse
Informativa del Guardasigilli alla Camera: «Tutto già discusso». La versione del ministro: «Ci lasciammo con l’idea di affidargli gli Affari penali. Poi lui ci ripensò»
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 13 maggio 2020
Era tutto chiaro, detto, trasparente. Tra i due c’era pieno accordo, già dal 19 giugno 2018. È quanto sostiene il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che con un colpo di reni cerca di levarsi definitivamente da quel pantano pericoloso che è l’accusa di essersi piegato ai desiderata dei detenuti mafiosi quando, due anni fa, preferì come capo del Dap Francesco Basentini (al suo posto ieri si è insediato Bernardo Petralia) all’ex pm della trattativa Stato-mafia, Nino Di Matteo. Usa tutto il tatto possibile, il Guardasigilli grillino, ma stavolta, nella sua informativa alla Camera, mostra di aver perso la pazienza e...