Italia
Bonifiche in ritardo e salute a rischio
Il destino dell'Ilva Tra decreti del governo e proteste degli abitanti, l’impianto tarantino è una enorme bestia che non trova pace. Il pericolo tumori appare più alto di quanto non dicano le cifre ufficiali. Il piano di Bondi per la messa in regola ambientale dovrà essere pronto entro settembre, e in autunno arriveranno gli avvisi della Procura
La sede dell'Ilva di Taranto
Il destino dell'Ilva Tra decreti del governo e proteste degli abitanti, l’impianto tarantino è una enorme bestia che non trova pace. Il pericolo tumori appare più alto di quanto non dicano le cifre ufficiali. Il piano di Bondi per la messa in regola ambientale dovrà essere pronto entro settembre, e in autunno arriveranno gli avvisi della Procura
Pubblicato più di 11 anni faEdizione del 20 agosto 2013
Gianmario LeoneTARANTO
La conversione in legge del decreto «Nuove disposizioni urgenti a tutela dell’ambiente, della salute e del lavoro in imprese di carattere strategico nazionale», ribattezzato «salva Ilva bis» e avvenuta lo scorso 1 agosto, ha spento i riflettori sui problemi del siderurgico tarantino, ben lungi però dall’essersi risolti. Al momento infatti, l’unica cosa certa è che il commissariamento dell’azienda affidato a Enrico Bondi, terminerà entro l’agosto del 2016. Tempo entro il quale l’Ilva dovrà ottemperare ai lavori di risanamento previsti dal riesame dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia), rilasciata al siderurgico il 4 agosto del 2011, imposto dall’ex ministro dell’Ambiente Corrado Clini nell’ottobre...