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Borges e Bioy, smarginature del reale come segno d’autore

Borges e Bioy, smarginature del reale come segno d’autore

Letteratura argentina Da Adelphi «Racconti brevi e straordinari», del 1955. In uscita i saggi di «Storia dell’eternità», pubblicati da Borges nel '36

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 4 ottobre 2020
Se c’è un concetto matematico che ben si presta a descrivere una qualità dell’opera di Borges è quello di «frattale»: per quanto minima sia la sua estensione, questo oggetto geometrico possiede la stessa struttura dell’unità superiore, e la ripete dunque su diverse scale. L’opera di Borges esibisce difatti insistenze tematiche e strategie retoriche ricorrenti, tali da poter ravvisare similitudini anche tra volumi distanti cronologicamente, e ai quali è toccata diversa fortuna: è il caso degli ultimi due titoli riproposti da Adelphi nell’ambito della riedizione delle opere di Borges a cura di Tommaso Scarano, i saggi di Storia dell’eternità, del 1936...

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