Italia
I caporali della moda, commissariata la griffe delle borse
Milano Non solo pomodori. Il tribunale interviene alla Alviero Martini, nella filiera produttiva opifici in nero e cinesi pagati 6 euro l’ora. L’inchiesta è partita da un operaio schiacciato da una macchina, assunto dopo la sua morte
Milano Non solo pomodori. Il tribunale interviene alla Alviero Martini, nella filiera produttiva opifici in nero e cinesi pagati 6 euro l’ora. L’inchiesta è partita da un operaio schiacciato da una macchina, assunto dopo la sua morte
Pubblicato 10 mesi faEdizione del 18 gennaio 2024
Roberto MaggioniMILANO
Le borse di lusso Made in Italy fatte dagli operai cinesi sfruttati nelle fabbrichette lombarde. Il Tribunale di Milano ha commissariato l’azienda di alta moda specializzata in borse e accessori Alviero Martini spa. Una misura di solito applicata alle aziende agricole accusate di caporalato. I magistrati milanesi l’hanno ritenuta «incapace di prevenire e arginare fenomeni di sfruttamento lavorativo nell’ambito del ciclo produttivo». IL SISTEMA si reggeva sull’abbattimento dei costi per massimizzare i profitti grazie allo sfruttamento dei lavoratori stranieri e al non rispetto delle regole. Produzioni «frutto della sapiente lavorazione Made in Italy» scrive la società sul proprio sito internet,...