Europa
Bosnia-Erzegovina al voto in crisi esistenziale
Elezioni Domenica 2 ottobre si terranno le politiche e le presidenziali in un clima di instabilità. Ma tra divisioni e nazionalismi c’è chi crede ancora nell’unità. Mentre la crisi economica alimenta un’emigrazione ormai cronica
– Ap
Elezioni Domenica 2 ottobre si terranno le politiche e le presidenziali in un clima di instabilità. Ma tra divisioni e nazionalismi c’è chi crede ancora nell’unità. Mentre la crisi economica alimenta un’emigrazione ormai cronica
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 1 ottobre 2022
Giovanni ValeSARAJEVO
Più di 3,3 milioni di elettori sono chiamati alle urne domani, domenica 2 ottobre, in Bosnia-Erzegovina per rinnovare le maggiori cariche dello stato. Nel complesso sistema istituzionale bosniaco, nato con gli accordi di Dayton, si vota per eleggere i tre presidenti del paese – un bosgnacco, un serbo e un croato – così come per scegliere i membri dei parlamenti a livello di cantoni, entità e stato. Dalla fine della guerra nel 1995, la Bosnia-Erzegovina è composta da due entità: la Republika Srpska (RS), a maggioranza serba, e la Federacija (FBiH), dove vivono perlopiù bosgnacchi e croati, divisa a sua...