Europa
Bosnia, migranti ammassati nell’ex discarica
Nuovi muri Scortati dalla polizia sono stati costretti a camminare in colonna fino al confine con la Croazia. Protestano le organizzazioni umanitarie. Più di 900 persone costrette a vivere in un’area contaminata dall’uranio impoverito. In questo modo Sarajevo prova a fare pressione su Bruxelles
Momenti di vita nel campo di Vucijak vicino alla città bosniaca di Bihac – Ap/Almir Alic
Nuovi muri Scortati dalla polizia sono stati costretti a camminare in colonna fino al confine con la Croazia. Protestano le organizzazioni umanitarie. Più di 900 persone costrette a vivere in un’area contaminata dall’uranio impoverito. In questo modo Sarajevo prova a fare pressione su Bruxelles
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 16 luglio 2019
Una lunga colonna di uomini costretti a camminare per chilometri scortati dalla polizia. Nei giorni scorsi si è visto anche questo a Bihac, cittadina bosniaca del cantone Una-Sana al confine con la Croazia, il più colpito dalla crisi dei migranti che attraversa il Paese da un anno e mezzo. I profughi sono stati portati a Vucjak, un’ex discarica situata nei pressi di un’area minata ai piedi del monte Pljesevica, lì dove il mese scorso sono stati trasferiti altri 700 migranti. Un piano deciso dalle autorità locali in seguito alle proteste dei cittadini suscitate dai sempre più frequenti episodi di violenza...