Piero Bottoni: "Gruppo di elementi di case popolari", V Triennale di Milano, 1932-’33
Alias Domenica
Bottoni, l’oggetto di serie e la filiera aziendale ante-litteram
Giancarlo Consonni, "Il design prima del design", La vita felice Un saggio che riscopre le qualità divinatorie del Piero Bottoni designer, Milano anni trenta: il mobile razionale, non più quello in stile, ma soprattutto una nuova organizzazione
Pubblicato 8 mesi faEdizione del 31 marzo 2024
Piero Bottoni, “Wingback lounge chair”, 1936, collezione privata Se si volesse aggiungere un capitolo alle storie fin ora divulgate sul design italiano, questo riguarderebbe, prima di altri, Piero Bottoni (1903-’73). Diverse sono le ragioni per spiegare l’occultamento della sua attività di designer, parte integrante, tra il 1927 e il 1945, di quella di architetto. Probabilmente ha avuto origine in quel «nuovo eclettismo» che sotto varie forme Giancarlo De Carlo vedeva spargere i propri «effluvi funerari» sull’architettura della città ancora alla metà degli anni novanta. È possibile che quel ritorno di «simpatia per i linguaggi neoclassici», che nel Politecnico milanese trovarono...