Europa

Braccio di ferro sul Recovery, tra veti incrociati e regalie

Braccio di ferro  sul Recovery, tra veti incrociati e regalie

Senza freni Al consiglio europeo si cerca un compromesso nella notte. I «frugali» ottengono più fondi e pretendono il diritto di veto sui mediterranei

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 19 luglio 2020
Nel secondo giorno del Consiglio europeo “storico” per il piano di rilancio post-Covid, l’Europa continua a discutere, si concentra su una miriade di cifre, mentre, come mette in guardia il commissario al Bilancio, la crisi del Coronavirus non è vinta e cittadini e economia hanno urgente bisogno di risposte. I 750 miliardi del promesso piano di rilancio dal nome ottimista Next Generation Eu, sono attaccati, Francia e Germania viaggiano unite e difendono la cifra, i “frugali” impongono modifiche e controlli, un super-freno di emergenza per la supervisione degli usual suspects spendaccioni. Il presidente del Consiglio, Charles Michel, fa una pioggia...

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