Alias Domenica
Brancolare nell’assurdo, l’ideale di Šestov
Pensiero del Novecento Tra i primi esistenzialisti, il filosofo russo propose, dal 1905 al 1910, quattro opere ora riunite da Morcelliana sotto il titolo «Sradicamento»: il trionfo dell’asistematicità e della frammentazione contro la rassicurante logica del razionalismo
Boris Kustodiev, «Ritratto di Kirill Kustodiev (figlio del pittore)», 1922
Pensiero del Novecento Tra i primi esistenzialisti, il filosofo russo propose, dal 1905 al 1910, quattro opere ora riunite da Morcelliana sotto il titolo «Sradicamento»: il trionfo dell’asistematicità e della frammentazione contro la rassicurante logica del razionalismo
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 26 aprile 2020
Un poeta spiegato è come un fiore appassito, il suo posto è solo nella pattumiera. Al bruco spuntano le ali e quando avrà forato il vecchio involucro, volerà liberamente per il mondo, farfalla splendida e leggera. Il filosofo è fatto di carne e ossa «ha paura, si rallegra, ama, odia, si stanca, si stiracchia, sonnecchia, dorme persino – esattamente come i comuni mortali». Questi alcuni degli aforismi del filosofo di origini ebraiche Lev Šestov, pseudonimo di Jeguda Lejb Švarcman, appena pubblicati in Sradicamento (traduzione e cura di Dario Borso e Valentina Parisi, Morcelliana, pp. 272, € 23,00). Considerato uno dei...