Rodolphe Bresdin, detto Chien-Caillou, "Le Bon Samaritain", 1861, litografia, Parigi, Bibliothèque national de France
Alias Domenica
Bresdin, la grafica visionaria del vecchio sasso
Riscoperte nell'arte: Rodolphe Bresdin Nomignolo Chien-Caillou, geniale disegnatore e incisore autodidatta, arcigno e lenticolare. Vittima di una novella-scherzo di Champfleury, a riscattarlo le pagine sognanti di Redon, di cui fu il maestro, e i moderni, devoti studiosi
Pubblicato 10 mesi faEdizione del 21 gennaio 2024
«Calvario del vecchio sasso», «Io porto questa pietra da cinquant’anni!»: chi parla così, nel 1868, è Rodolphe Bresdin, l’incisore e disegnatore visionario, maestro di Redon, ancora oggi abbastanza misconosciuto, persino in Francia, se non nel circolo degli studiosi e degli amatori. Eppure in vita godette di una certa fama, quantunque legata, più che ai suoi fogli insieme raffinati e naïf, alla singolarità dell’uomo, che aveva ispirato una celebre novella di Champfleury, Chien-Caillou. Fantaisies d’hiver, dal soprannome (cane-sasso) che si era dato in omaggio omofonico al beneamato letterario Chingachgook, uno dei nobili eroi indiani di James Fenimore Cooper. La critica si...