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Brian Fallon, nostalgie del futuro

Brian Fallon, nostalgie del futuroBruce Springsteen (a sinistra) e Brian Fallon, due figli del New Jersey

New Jersey/L’ex band, i dischi solisti. Confessioni di un rocker di provincia. "È il posto in cui vivo, ci sono affezionato, ma non lo considero un mondo di grande fermento" Una ricognizione tra i miti del Garden State. Dal Boss a Lauryn Hill ecco una sfilza di grandi artisti «generati» da luoghi e città che tra lazzi e stereotipi continuano a scontare la vicinanza con New York. Non va meglio con serie tv come «I Soprano» che hanno contribuito a tratteggiare la presunta doppia faccia di uno stato dall’anima corrotta

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 23 marzo 2019
«Se sei del New Jersey scrivi trenta libri, vinci il Nobel e vivi fino ad avere i capelli bianchi e novantacinque anni, è altamente improbabile, ma non impossibile, che dopo la tua morte ti intitolino un’area di sosta sulla Jersey Turnpike. E così quando te ne sarai andato, potrai essere ricordato. Ma soprattutto dai bambini piccoli, quando si fanno avanti e chiedono ai genitori ‘Fermatevi per favore a Zuckerman. Devo fare pipì’. Per uno scrittore del New Jersey è il massimo dell’immortalità che puoi sperare di avere». Così lo scrittore del New Jersey Philip Roth si esprimeva in La controvita...

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