Internazionale
Bristol non è più schiava, giù la statua del mercante Colston
Black lives matter I manifestanti abbattono i simboli dell’impero razzista che riforniva gli Stati uniti: Edward Colston portò in America più schiavi di chiunque altro, circa 84mila persone, di cui 19mila persero la vita per le atroci condizioni in cui venivano trasportate. Scontri a Londra con la polizia
La nuova targa posta dai manifestanti sotto la statua di Edward Colston a Bristol – Ap
Black lives matter I manifestanti abbattono i simboli dell’impero razzista che riforniva gli Stati uniti: Edward Colston portò in America più schiavi di chiunque altro, circa 84mila persone, di cui 19mila persero la vita per le atroci condizioni in cui venivano trasportate. Scontri a Londra con la polizia
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 9 giugno 2020
Leonardo ClausiLONDRA
Fioccano le polemiche sull’operato della polizia, all’indomani dell’abbattimento a Bristol della statua del mercante di schiavi Edward Colston da parte di manifestanti antirazzisti e gli scontri a Londra, nella zona di Downing Street, risultati in un’agente a cavallo disarcionata, ferita seriamente e scritte vandaliche sul monumento di Churchill. A Bristol gli agenti hanno ragionevolmente lasciato fare i manifestanti, evitando qualcosa di molto più grave. Boris Johnson ha condannato gli episodi, parlando di manifestazione «sovvertita da delinquenza» e più ancora Priti Patel, la destrorsa ministra dell’Interno, che non ha saputo spendere una parola su quanto odiosa fosse l’effigie del «filantropo» del...