Alias Domenica
Brown, icone e segnali del Tardo antico
Storia romana «Il mondo tardo antico» del britannico Peter Brown (Einaudi), è a suo modo un classico. Nel 1971 svegliò l’interesse critico verso un’epoca, tra 200 e 700 d.C., che era considerata solo lungo declino
Pannello in opus sectile con tigre che assale un vitello, IV sec. d.C., Roma, Musei Capitolini, Palazzo dei Conservatori, dalla Basilica di Giunio Basso sull’Esquilino
Storia romana «Il mondo tardo antico» del britannico Peter Brown (Einaudi), è a suo modo un classico. Nel 1971 svegliò l’interesse critico verso un’epoca, tra 200 e 700 d.C., che era considerata solo lungo declino
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 22 ottobre 2017
Mettere a fuoco i contorni sfumati di un’epoca di trasformazione. Visualizzare e isolare piccoli e grandi segnali di cambiamento. Interpretarli con sensibilità e senza tralasciare alcun dettaglio. E così facendo dare un’identità e una coerenza a quel lungo periodo di mutamenti che va dal 200 d.C. fino a circa il 700 e che ha traghettato l’Europa e il Medio-Oriente verso il Medioevo: il Tardo Antico. Una sfida difficile, intrapresa con successo da Peter Brown in Il mondo tardo antico Da Marco Aurelio a Maometto, ora ripubblicato da Einaudi («PBE Ns», traduzione di Maria Vittoria Malvano, pp. XVI-240, € 26,00), a...