Visioni
Bruce La Bruce: «Uso le immagini con ironia per smascherare la repressione»
Cinema Incontro col regista più amato nella scena queer internazionale, riferimento di un’estetica sovversiva. Il nuovo film, «Saint Narcisse», riflette sul narcisismo del nostro presente
Bruce La Bruce
Cinema Incontro col regista più amato nella scena queer internazionale, riferimento di un’estetica sovversiva. Il nuovo film, «Saint Narcisse», riflette sul narcisismo del nostro presente
Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 25 settembre 2020
Regista, fotografo e artista visivo tra i più amati della scena queer internazionale, il canadese Bruce La Bruce (alias Justin Stewart) si è formato negli anni ’70 delle soggettività in rivolta, del cinema underground e delle fanzine autoprodotte. Non è il pornografo a essere perverso… s’intitola un suo corto recente, quasi un autoritratto in forma di omaggio al Rosa von Praunheim di Non è l’omosessuale a essere perverso ma la situazione in cui vive (1971), opera di riferimento di un cinema che critica senza appello i sistemi di potere/sapere che tracciano i confini tra normale e anormale, sano e folle,...