Internazionale
«Bruce Lee è un eroe!», esclamò Mao Zedong
Cina Il kung-fu, con grande disappunto di Pechino non è ancora uno sport olimpico al pari del karate e del taekwondo coreano, nonostante le gesta del «Panda Po»
Immagine di Haroshi
Cina Il kung-fu, con grande disappunto di Pechino non è ancora uno sport olimpico al pari del karate e del taekwondo coreano, nonostante le gesta del «Panda Po»
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 7 agosto 2016
Si racconta che, quando nel 1974 gli fu diagnosticata la cataratta, Mao Zedong si trovò costretto ad abbandonare il piacere della lettura per ripiegare sui film. L’onere di selezionare le pellicole ricadde su Liu Qingtang, viceministro della Cultura vicino alla moglie del Grande Timoniere, Jiang Qing, che negli anni ’60 si fece promotrice di una cultura proletaria e rivoluzionaria. Liu riporta che, dopo aver visionato biografie di grandi personaggi come Abraham Lincoln e Napoleone, Mao si sia rivolto al cinema hongkonghese di «cappa e spada» (wuxia), e che, visti Il furore della Cina colpisce ancora (1971), Dalla Cina con Furore...