Alias
Bruges, nei luoghi del selvatico
Triennale «Space of Possibility» reinventa la città delle Fiandre, in una sfida con la natura e la Storia
«Full Swing» di Mona Hatoum
Triennale «Space of Possibility» reinventa la città delle Fiandre, in una sfida con la natura e la Storia
Pubblicato 7 mesi faEdizione del 27 aprile 2024
Arianna Di GenovaBRUGES
Pontile, punto di sbarco: questo probabilmente il significato della parola «Bruges». La città delle Fiandre, oggi patrimonio Unesco, che risorse nel XIX secolo quando fu autorizzata la costruzione del nuovo porto e fu data una continuità alla terraferma e il mare, antico sogno fiammingo, è diventata in questa primavera uno Spazio della possibilità. È accaduto grazie alla Triennale (visitabile fino al 1 settembre), che ha reinventato luoghi appartati e nascosti del centro storico e la sua frazione costiera, Zeebrugge, attraverso dodici installazioni che vedono dialogare, in una collaborazione spesso visionaria, architetti e artisti. Grains of Paradise della sudafricana Sumayya Vally...