Visioni

Bruno Muel, una macchina da presa fra rivoluzioni, utopie e resistenza

Bruno Muel, una macchina da presa  fra rivoluzioni, utopie e resistenzaBruno Muel

Cinema Addio al regista e operatore francese, col Gruppo Medvedkine aveva realizzato film insieme agli operai della Peugeot. Dall'Algeria al golpe in Cile, un corpo a corpo con la storia

Pubblicato più di un anno faEdizione del 21 aprile 2023
Il nome di Bruno Muel dice poco probabilmente in Italia, eppure nell’esperienza di questo operatore e regista, morto qualche giorno fa a 87 anni, si racchiude moltissimo di quell’esperienza di un cinema militante in profondità, non solo cioè nella scelta dei soggetti ma soprattutto nella fabbricazione di uno sguardo capace di restituire senso, sentimenti, contraddizioni di un’utopia e delle sue sconfitte. Muel è l’esperienza del cinema collettivo e condiviso con gli operai del gruppo Medvedkine (Week-end à Sochaux, 1971), è il racconto delle Farc (Camilo Torres, 1965), del neocolonialismo in Africa (Sangha, 1967), del colpo di stato in Cile e...

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