Alias Domenica
Bruto il tirannicida senza i lustrini del mito
Storia romana Simbolo della libertà repubblicana per gli Umanisti e i giacobini, non ebbe le istanze democratiche dei Gracchi: come mostra Roberto Cristofoli, in una documentata biografia per la Salerno
Michelangelo Buonarroti, busto di Bruto, 1538 ca., Firenze, Museo nazionale del Bargello
Storia romana Simbolo della libertà repubblicana per gli Umanisti e i giacobini, non ebbe le istanze democratiche dei Gracchi: come mostra Roberto Cristofoli, in una documentata biografia per la Salerno
Pubblicato quasi 2 anni faEdizione del 29 gennaio 2023
Come noto, Manzoni, nel XII capitolo dei Promessi sposi, allude alle vicissitudini subite dalla statua del re Filippo II collocata a piazza Mercanti a Milano. Simbolo dell’assolutismo spagnolo, ben raffigurato dal «viso serio, burbero, accipigliato» del monarca, nel riverbero italiano dei furori rivoluzionari di fine Settecento, al monumento fu modificata la testa, sostituito lo scettro con un pugnale così da trasformarlo nella statua di Marco Giunio Bruto il cesaricida, nume tutelare dei tirannicidi di ogni tempo. Non fu l’ultima metamorfosi. Come sapidamente racconta lo scrittore, passati pochi anni, «certuni che non avevan simpatia con Marco Bruto, anzi dovevano avere con...