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Brutta sorpresa nel Nadef: spunta l’autarchia regionale
Sanità Il Nadef del governo Draghi ci ripropone il combinato disposto alla base del regionalismo differenziato: la regione accetta di essere finanziata di meno anzi, nella versione veneta, accetta addirittura di autofinanziare la propria sanità con il proprio Pil ma in cambio bisogna dargli più poteri di governo sul sistema.
Ospedale Manzoni a Lecco – Lapresse
Sanità Il Nadef del governo Draghi ci ripropone il combinato disposto alla base del regionalismo differenziato: la regione accetta di essere finanziata di meno anzi, nella versione veneta, accetta addirittura di autofinanziare la propria sanità con il proprio Pil ma in cambio bisogna dargli più poteri di governo sul sistema.
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 2 ottobre 2021
Nel consultare il sito ufficiale del ministero dell’Economia e Finanza del 30 settembre si scopre una novità politica che non è presente nel testo del Nadef pubblicato il 29 settembre. E la novità non è certo un dettaglio di poco conto perché si riferisce a un tema cruciale nella battaglia sul servizio sanitario: ovvero sono previste delle disposizioni esplicitamente finalizzate “all’attuazione dell’autonomia differenziata di cui all’articolo 116, comma 3, Cost.” La questione ha dell’incredibile perché perfino le regioni, in piena pandemia, con l’acqua alla gola, sono state costrette ad ammettere la pericolosità del regionalismo differenziato e quindi a parlare ob...