Bruxelles calling. Il podcast sull’Europa che sarà
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Bruxelles calling. Il podcast sull’Europa che sarà

Europa dopo il voto Ogni sabato una chiamata da Bruxelles verso diverse capitali europee dove, a rispondere, saranno le firme del manifesto. A cura di Andrea Valdambrini
Pubblicato 4 mesi faEdizione del 11 giugno 2024

Soccorso verde – episodio 5

Dall’Aula del Parlamento europeo di Strasburgo, il racconto del voto per il secondo mandato di Ursula von der Leyen.

Bruxelles chiama Roma. Con Andrea Colombo, editorialista politico del manifesto, analizziamo le mosse di Giorgia Meloni in Europa e le conseguenze del voto contrario alla nuova Commissione Ue.

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Orbaniana – Episodio 4

Mentre von der Leyen prova a comporre il puzzle del consenso per la sua rielezione, protagonista della settimana è stato il premier ungherese Viktor Orbán.

Orbán si muove da leader politico europeo, creando il gruppo delle estreme destre sovraniste anti-Ursula, che supera al terzo posto i conservatori di Ecr. Dentro ci sono le Pen e Salvini.

Inoltre, in quanto presidente di turno del Consiglio Ue, Orbán vola a Mosca da Putin e a Pechino da Xi per parlare di pace in Ucraina, senza accordo con i governi Ue. A margine del vertice NATO incontra Trump, suscitando le ire delle capitali europee che meditano su come bloccarlo.

Di Orbán, delle sue origini e delle sue aspirazioni parliamo con Massimo Congiu, autore di “Visegrád e oltre”, la rubrica settimanale del manifesto sui sovranismi dell’est Europa, che trovate su manifesto.it.

È anche autore del volume La protesta è l’anima” sulla società civile ungherese e polacca, recentemente pubblicato dalla Fondazione Feltrinelli.

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Voto che viene, voto che va – Episodio 3

Nella settimana di mezzo tra il primo e secondo round delle elezioni legislative francesi, si sono svolte le elezioni generali nel Regno Unito. Per Bruxelles – dove continuano le trattative in vista del voto parlamentare su Von der Leyen – Londra è sicuramente meno importante di Parigi in questo momento. Così come lo sono le elezioni in quello che è ormai un paese ex Ue, dove il risultato del voto può essere guardato quindi con un certo distacco.

Ma nel medio termine, il tema della Brexit, consumata a partire dal referendum del 2016, rimane sul piatto. È il grande elefante nella stanza della campagna elettorale appena conclusa. E del governo laburista che nasce.

Del ritorno al potere dei laburisti a Londra e dei futuri rapporti con l’Europa parliamo con Leonardo Clausi corrispondente del manifesto da Londra.

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Ursula che visse due volte – Episodio 2

All’indomani della fumata bianca sull’Ursula bis, ci concentriamo sulla dimensione tedesca dell’Europa.

La Germania, il più grande Paese dell’Unione, è alle prese con la debolezza del governo Scholz, con l’esplosione dell’estrema destra di AfD e del fenomeno del nuovo partito Bsw, che ha doppiato la sinistra dei Linke nei consensi.

Di questo e del rapporto della Germania con l’Ucraina parliamo con Sebastiano Canetta, corrispondente per Il manifesto da Berlino.

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OPEN – Episodio 1

Dopo lo stallo iniziale, i negoziati a Bruxelles per la scelta dei top jobs non sono ancora chiusi ma continuano sottotraccia. Le difficoltà sono diverse, ma una è certamente l’impatto della vittoria elettorale dell’estrema destra di Marine Le Pen, che ha terremotato il presidente Emmanuel Macron a livello nazionale. Ne parliamo con Anna Maria Merlo, corrispondente del manifesto da Parigi.

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Info su questo podcast

La scelta di oltre 370 milioni di elettori di 27 paesi europei, fondamentale per determinare gli equilibri di potere tra schieramenti politici futuri, è solo una parte del lungo processo di rinnovo delle istituzioni che si giocherà – a partire dalla chiusura delle urne – attraverso le trattative, spesso a porte chiuse, tra i leader dei paesi dell’Unione.

Il teaser – Episodio 0

In un continente sempre più polarizzato tra chi chiede più decisioni comuni da prendere a Bruxelles e chi invece vorrebbe dare più potere agli stati nazionali, una trasformazione significativa è già avvenuta negli ultimi mesi: se il precedente ciclo politico aveva messo al centro la transizione ecologica e i diritti civili, il focus si è ormai spostato sulla difesa comune, sull’aiuto militare all’Ucraina e sul conseguente allargamento dell’Unione verso la frontiera con la Russia.

Sarà questa Europa “della geopolitica” a drenare gran parte delle risorse economiche e delle iniziative politiche?

Con Bruxelles Calling raccontiamo i nuovi equilibri europei dopo il voto e cercando di individuare le priorità politiche dei prossimi cinque anni. Lo faremo con una serie di telefonate, ogni sabato, da Bruxelles verso diverse capitali europee dove, a rispondere, saranno le firme del manifesto.

Bruxelles calling è un podcast a cura di Andrea Valdambrini.

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