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Bruxelles, giù le mani dal Congo
Neocolonialismo Un'enorme ricchezza mineraria esce illegalmente dal Congo tramite i confinanti, in particolare il Rwanda. Le multinazionali ci guadagnano perché così non pagano il dazio al Congo che diventa sempre più impoverito (oggi classificato dall’Onu tra i paesi più poveri al mondo)
Un minatore alla ricerca di cassiterite, minerale di stagno a Nyabibwe, Congo – Ap
Neocolonialismo Un'enorme ricchezza mineraria esce illegalmente dal Congo tramite i confinanti, in particolare il Rwanda. Le multinazionali ci guadagnano perché così non pagano il dazio al Congo che diventa sempre più impoverito (oggi classificato dall’Onu tra i paesi più poveri al mondo)
Pubblicato circa un mese faEdizione del 13 ottobre 2024
La più lunga e spaventosa guerra oggi in atto in Africa è senza dubbio quella del Congo. Trovo incredibile il silenzio stampa, sia italiano che europeo, su questa guerra che dura da oltre 60 anni e ha già fatto oltre dieci milioni di morti. E la ragione è sotto gli occhi di tutti: il Congo è forse il paese più ricco al mondo per i preziosi minerali, come il coltan e il cobalto, essenziali per l’high tech. Oggi il teatro di guerra è situato soprattutto nella regione del Kivu, confinante con il Rwanda e l’Uganda, una zona dove si trovano...