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Buena Vista Social Club, ritorno al futuro
Miti/Per celebrare i venticinque anni dall’uscita, in arrivo un’edizione speciale del disco Ideato e voluto da Ry Cooder, il progetto mise insieme alcuni tra i più avvincenti artisti cubani, da Compay Segundo a Rubén Gonzalés. Ci pensò Wim Wenders a documentare l'evento
Il Buena Vista Social Club alla Carnegie Hall di New York (foto di Ebet Roberts)
Miti/Per celebrare i venticinque anni dall’uscita, in arrivo un’edizione speciale del disco Ideato e voluto da Ry Cooder, il progetto mise insieme alcuni tra i più avvincenti artisti cubani, da Compay Segundo a Rubén Gonzalés. Ci pensò Wim Wenders a documentare l'evento
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 11 settembre 2021
Le immagini del lungomare di un Avana ventosa, con le onde che sferzano il Malécon e si spargono sulla strada. A volte arrivano a rimbalzare sul giallo ocra, sul celeste e sul rosso Campari dei palazzi affacciati sull’oceano. Quelle immagini sono molto più di una cartolina e sono diventate un ricordo iconico. Non coincidono infatti solo con l’idea esotica che molti visitatori si sono fatti della capitale cubana, ma anche coi titoli di testa di un film documentario, Buena Vista Social Club, che ventidue anni fa ha fatto deflagrare nel mercato occidentale la tradizione musicale cubana. Protagonista di quel film...