Internazionale
Burkina Faso, la riconciliazione che spacca
Matassa politica ingarbugliata Blaise Compaoré, l’ex presidente del Burkina Faso condannato per l’uccisione di Thomas Sankara, torna dall’esilio su invito dell’attuale uomo forte con la scusa del dialogo per fermare i jihadisti. E il Paese si divide: rischio guerriglia
Il presidio davanti alla casa di Marc Christian Kaboré, deposto dal golpe dello scorso gennaio, contro l’incontro degli ex presidenti architettato dalla giunta militare. Kaboré vi verrà trascinato a forza – Getty Images
Matassa politica ingarbugliata Blaise Compaoré, l’ex presidente del Burkina Faso condannato per l’uccisione di Thomas Sankara, torna dall’esilio su invito dell’attuale uomo forte con la scusa del dialogo per fermare i jihadisti. E il Paese si divide: rischio guerriglia
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 9 luglio 2022
È sempre difficile disbrigare i gomitoli della politica, capire a quale matassa appartengono e, soprattutto, riconoscere che tipo di tessuto si vuole tessere. In questi ultimi giorni, il gomitolo della politica del Burkina Faso si mostra più ingarbugliato che mai e sembra quasi impossibile ritrovare il bandolo della matassa. IL FATTO che arruffa oltre misura il filo è questo: il 7 luglio alle ore 13,58 atterra nella capitale Ouagadougou un aereo proveniente dalla Costa d’Avorio. A bordo: Blaise Compaoré, ex Presidente del Burkina Faso; Chantal, sua moglie; Alì Coulibaly, ministro e consigliere influente del presidente ivoriano Alassane Ouattara; varie personalità...