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Burkina, l’incubo del ritorno al passato
Analisi Ammesso che riesca a restare in sella, il gruppo di golpisti che ha preso il potere a Ouagadougou incontrerà notevoli resistenze
Il generale Gilbert Dienderé
Analisi Ammesso che riesca a restare in sella, il gruppo di golpisti che ha preso il potere a Ouagadougou incontrerà notevoli resistenze
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 18 settembre 2015
L’interruzione, da parte di alcuni soldati della guardia presidenziale, della riunione del consiglio dei ministri di mercoledì assomigliava ad altri episodi di ammutinamento che hanno caratterizzato gli ultimi mesi della transizione politica in Burkina Faso, tutti risoltisi nel giro di poche ore. Si è invece trasformata in un «classico» scenario da colpo di stato, con la detenzione prolungata del presidente e di alcuni ministri, l’interruzione delle trasmissioni tv, e infine l’annuncio, nella mattinata di ieri, della sospensione del governo. Come si è arrivati a un simile punto di rottura? La questione irrisolta del rapporto tra forze armate e autorità civili...