Alias Domenica
Caccia al talismano promesso a Irma Brandeis
Gialli letterari Marco Sonzogni si è messo sulle tracce dell’amuleto di cui il poeta ligure parlava a Clizia nelle lettere: simbolo poetico o pegno reale d’amore? In un libro Archinto il racconto della sua indagine filologico-poliziesca
Filippo de Pisis, Natura morta col martin pescatore, 1925, Ferrara, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea «Filippo de Pisis»
Gialli letterari Marco Sonzogni si è messo sulle tracce dell’amuleto di cui il poeta ligure parlava a Clizia nelle lettere: simbolo poetico o pegno reale d’amore? In un libro Archinto il racconto della sua indagine filologico-poliziesca
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 2 luglio 2017
In più di una lettera, sin dall’inizio del loro scambio epistolare, Montale promette a Clizia – senhal per Irma Brandeis, studiosa americana che il poeta conobbe nel ’33 e con la quale intrecciò una relazione durata fino al ’39 – un amuleto o un talismano. Per cosa? Per proteggerla? Per salvare il reciproco amore dall’ondata nazista, dalle leggi razziali (la Brandeis era di origine ebraica), e dalle ingerenze sentimentali? Secondo Rosanna Bettarini, «Eusebio» «cerca introvabili amuleti per imprigionare i ricordi». Un modo per fermare il tempo fatidico della separazione. Tuttavia non ci è dato di sapere né di capire, almeno...