Internazionale
Cacciatori di migranti
La rotta balcanica Le ronde dell’ultradestra slovena arrivano in Croazia e lambiscono Trieste, picchiano i rifugiati, li ributtano indietro. A coprire i paramilitari in mimetica e passamontagna c'è un governo sempre più estremista
I paramilitari del gruppo di ultradestra nazionalista Slovenska Varda
La rotta balcanica Le ronde dell’ultradestra slovena arrivano in Croazia e lambiscono Trieste, picchiano i rifugiati, li ributtano indietro. A coprire i paramilitari in mimetica e passamontagna c'è un governo sempre più estremista
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 29 maggio 2020
Marinella SalviTRIESTE
Stoj! grida l’uomo in divisa militare: Fermo! È una calda mattina di maggio e il giovane si trova inginocchiato con un fucile puntato alla testa. Una passeggiata in Carso con la sua ragazza, sul bordo del confine, di là, a un soffio dall’Italia. Sono cittadini italiani di lingua slovena, domicilio temporaneo in Slovenia, e riescono a spiegarsi. La ragazza, presa in mezzo da due energumeni, grida infuriata, la squadra che li ha fermati si allontana: cercavano i crni, i neri. La cosa finisce sui giornali e ne nasce un caso diplomatico: la Farnesina chiede lumi, il governo sloveno nega la...