Cultura

Cado, dunque sono

Cado, dunque sonoBas Jan Ader, «Broken fall»

Scaffale «Fallimento» di Teresa Macrì, per Postmedia books: come le rotture e le rovinose disfatte dell'arte rovesciano il senso e aprono nuove strade

Se qualcuno fino ad oggi ha pensato che la parola fallimento sia un preludio al canto del cigno, una caduta irreversibile nella polvere, dovrà cambiare registro di pensiero. E accorgersi che l’inefficienza di una prestazione creativa (proprio come il lapsus freudiano) non è altro che l’anticamera dell’utopia: spalanca le porte al rovesciamento di senso e incoraggia una rigenerazione, a partire dalla presa di coscienza della disfatta. Una débâcle che gli artisti più agguerriti perseguono con tutti i mezzi (chi come Pietroiusti con la cancellazione dallo spazio pubblico di «lavori di cui vergognarsi», chi come Cattelan con la fuga dal confronto,...

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