Italia

Calabria, fanghi industriali usati come fertilizzanti, in manette ex sindaco

Le mani dei clan sui rifiuti I Piromalli di Gioia Tauro al centro di un calderone di imprenditoria e politica

Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 6 ottobre 2017
Silvio MessinettiReggio Calabria
«La ‘ndrangheta in questa regione controlla tutto, quindi attività del genere non potevano sfuggire. Anche perché in Calabria la raccolta e lo smaltimento rifiuti sono stati gestiti per anni in regime di emergenza e ciò ha garantito controlli nella migliore delle ipotesi più blandi». È categorico Federico Cafiero De Raho, procuratore capo di Reggio Calabria (e probabile futuro capo della Dna), nel commentare l’inchiesta Metauros che ha scoperchiato il calderone di politica e imprenditoria dentro cui sguazzavano i Piromalli di Gioia Tauro. Sotto il gran mantello dell’emergenza rifiuti, la signoria mafiosa della Piana per anni ha bivaccato e lucrato con...

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