Alias
Calciatori e arbitri, oltre il cromatismo della pelle
Cartelli di strada In “Fuga per la vittoria” del 1981 John Huston gira una sequenza di assoluta apertura alla tolleranza razziale, se rapportata al periodo temporale nel quale è ambientata la pellicola. Anni […]
Cartelli di strada In “Fuga per la vittoria” del 1981 John Huston gira una sequenza di assoluta apertura alla tolleranza razziale, se rapportata al periodo temporale nel quale è ambientata la pellicola. Anni […]
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 20 agosto 2016
In “Fuga per la vittoria” del 1981 John Huston gira una sequenza di assoluta apertura alla tolleranza razziale, se rapportata al periodo temporale nel quale è ambientata la pellicola. Anni ’40, guerra mondiale. Nel secondo tempo del film e della partita di calcio (“indirizzata” da un arbitro ariano) fra una squadra multinazionale di prigionieri alleati e una squadra di scultorei soldati tedeschi, due sono i protagonisti che rivaleggiano per rubarsi la scena: Pelè, in campo tra le file dei prigionieri; Max Von Sydow, in tribuna nelle vesti di un maggiore dell’esercito del reich. Nell’azione di gioco in cui Pelè schizza...