Visioni
«Calcinculo», insieme per lenire le ferite e scoprire se stesse
Al cinema Il lavoro di Chiara Bellosi è un «coming of age», l’amore tra due solitudini ambientato nella periferia romana
Una scena da «Calcinculo» – Simona Pampallona
Al cinema Il lavoro di Chiara Bellosi è un «coming of age», l’amore tra due solitudini ambientato nella periferia romana
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 24 marzo 2022
Chiara Bellosi definisce Calcinculo una «fiaba», potremmo dire allora: «C’era una volta una ragazzina triste che ne incontra un’altra e la segue per essere felice»? Prima della «storia» però per la regista milanese è questione di traiettorie dei corpi, dei sentimenti, di spazi: è qui che si posiziona muovendosi lungo il bordo su cui i suoi personaggi si incontrano, e vanno verso una possibile scoperta di sé. Questo perché Bellosi è una regista, le immagini, la messinscena sono per lei il punto di partenza. Lo aveva mostrato già il suo film d’esordio, Palazzo di giustizia, e lo dichiara ancora di...