Economia

Calderone-Tridico: inizia la lunga partita dell’Inps (e delle nomine)

Calderone-Tridico: inizia la lunga partita dell’Inps (e delle nomine)Il presidente dell'Inps Pasquale Tridico – Foto LaPresse

Equilibri di Potere Incontro veloce e informale fra la neo ministra del lavoro e il presidente dell'istituto. Intanto ieri si è dimesso dal Cda il marito De Luca, evitando il conflitto di interesse

Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 25 ottobre 2022
L’annuncio lo fa in mattinata Pasquale Tridico a Napoli durante la presentazione itinerante del Rapporto annuale dell’Inps: «Ci ho parlato al telefono e la vedo oggi». Il soggetto è la nuova ministra del Lavoro Marina Calderone e l’incontro diventa immediatamente una notizia. Subito ridimensionata – i due si conoscono da anni – dalla stessa ministra e poi dalla stessa Inps: «Un saluto informale di augurio di buon lavoro». Stesso concetto ripetuto dallo staff di Calderone: «Un incontro di pura cordialità in cui il presidente dell’Inps ha voluto augurare buon lavoro al ministro», declinato al maschile con da input di Meloni....
Errata Corrige

Lettera pubblicata sul giornale in edicola il 26 ottobre 2022

Da Tito Boeri «con preghiera di pubblicazione»

Cara Direttrice,

Massimo Franchi sul suo giornale insinua che nel 2018, prossimo alla scadenza del mio mandato, io abbia cercato di “tenermi buono l’allora leader pentastellato (Di Maio) puntando sul taglio delle pensioni d’oro”. Vorrei ricordare ai lettori che la proposta di tagliare le pensioni “di privilegio” (mai usato il termine pensioni d’oro) è stata formulata dall’Inps nel 2015, pochi mesi dopo la mia nomina, quando il M5s era saldamente all’opposizione.

Inoltre credo di non avere mai lesinato critiche a Luigi Di Maio Ministro del Lavoro. Consiglierei al suo giornalista di ascoltare la mia audizione parlamentare del 20 luglio 2018 sul cosiddetto decreto dignità in cui invitavo il Ministro Di Maio a non perdere contatto con la crosta terrestre nei suoi attacchi alle valutazioni tecniche fornite dall’istituto che a quell’epoca avevo l’onore di presiedere. Cordialmente
Tito Boeri

Risposta

Rispondo volentieri al professor Tito Boeri che – a più di 4 anni di distanza – si adombra quando si ricorda il suo tentativo di rimanere alla guida dell’Inps anche con il “governo del cambiamento” Conte I a maggioranza M5S-Lega. Tutti i resoconti giornalistici del 4 luglio 2018 – giorno in cui Boeri presentò in parlamento il bilancio annuale Inps – riportarono la sintonia con l’allora ministro del Lavoro Luigi Di Maio che quel giorno dichiarò: «L’ottima collaborazione istituzionale avuta con l’Inps», «Non so se andremo d’accordo su tutto, ma sulle pensioni d’oro lo siamo».

Vorrei ricordare ai lettori che il giudizio di Boeri sul decreto Dignità – primo atto da ministro di Di Maio – fu “positivo”. Consiglierei a Boeri di controllare meglio la cronologia dei fatti, visto che le critiche che cita sono del 20 luglio, dopo il sostanziale benservito che arrivò dalla maggioranza giallo-verde con la quale voleva «collaborare». (m.fr.)

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