Lavoro
Call center, la rivolta dei precari adesso travolge anche la Cgil
Almaviva In centinaia contestano l'accordo sulle conciliazioni. Il tam tam partito da Palermo: «Non rinunciamo al pregresso a fronte di nuovi cocoprò»
– Emblema
Almaviva In centinaia contestano l'accordo sulle conciliazioni. Il tam tam partito da Palermo: «Non rinunciamo al pregresso a fronte di nuovi cocoprò»
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 18 ottobre 2013
Prima o poi doveva succedere: prima o poi l’accordo «bidone» siglato lo scorso 1 agosto da Cgil, Cisl e Uil delle telecomunicazioni doveva creare una rivolta tra i lavoratori. E in effetti è successo: 200 cocoprò (o lap, cioè a progetto) di Almaviva, la maggiore azienda di call center in Italia, hanno assediato lunedì l’Ispettorato del lavoro di Palermo, rifiutando di firmare le conciliazioni proposte dalla società romana. Che non opera certo per piccole realtà, i committenti sono altisonanti: Sky, Wind, Enel, Vodafone, Mediaset, tanto per fare alcuni nomi, o – nel pubblico – diversi ministeri e istituti come l’Istat....