Lavoro

Cambia il significato di «precariato»: vent’anni di riforme dal 1997 a oggi

Cambia il significato di «precariato»: vent’anni di riforme dal 1997 a oggiUna protesta contro il Jobs Act

Istat Per il presidente dell'Istat Giorgio Alleva i più colpiti sono i giovani tra i 15 e i 34 anni. Ancora più precari i laureati. E ci saranno conseguenze sulle loro pensioni. Dal «pacchetto Treu» al Jobs Act l’occupazione intermittente è aumentata e il senso del precariato è cambiato profondamente

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 6 luglio 2017
Il lavoro precario è più diffuso tra i giovani tra i 15 e i 34 anni. Un occupato su quattro svolge un lavoro a termine o una collaborazione. Le più precarie di tutte sono le donne e le madri: il 41,5% delle occupate in una fascia di età considerata tra le più «produttive». L’occupazione «atipica» riguarda tutti i giovani, e quindi anche i diplomati e i laureati, sin dal primo lavoro. E cresce con l’aumentare del titolo di studio: in termini percentuali: è al 21,2% degli occupati per chi ha concluso la scuola dell’obbligo e al 35,4% per chi ha...

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