Politica

Camere, il taglio può attendere

Camere, il taglio può attendereLa camera dei deputati

Riforme M5S rinuncia alla fretta sulla riforma costituzionale, scatta il piano per legarla alle altre «garanzie». Grazie al voto dei 18 per il senato, una legge di un solo articolo, già votata in prima lettura a luglio. E che può fare da «zeppa» per quella "contestualità" delle riforme che ha promesso Conte. Nel Pd c'è maretta sulla legge elettorale. Prodi interviene ancora contro il ritorno al proporzionale, Zingaretti promette che nulla ancora è deciso e se ne parlerà in direzione

Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 12 settembre 2019
È solo un rinvio, ma è anche il primo accordo firmato dalla nuova maggioranza M5S-Pd-Leu in conferenza dei capigruppo alla camera. Il voto finale sulla riforma costituzionale che taglia di quasi il 40% i parlamentari (da 630 a 400 deputati e da 315 a 200 senatori) non ci sarà a settembre, come promesso più volte dai grillini, e neppure «nel primo calendario utile» (refrain di Di Maio), ma al più presto a ottobre. Mese in cui il calendario di Montecitorio dovrebbe essere abbastanza sgombro, visto che la legge di bilancio quest’anno partirà dal senato. Ieri mattina i deputati capigruppo hanno...

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