Julia Margaret Cameron, "Annie", 1864
Alias Domenica
Cameron, la realtà della pittura vittoriana
A Parigi, Jeu de Paume, "Julia Margaret Cameron. Capturer la beauté", a cura di Lisa Springer e Quentin Bajac Prozia di Virginia Woolf, pur aderendo al Bello ideale di Watts e gli altri, non poteva sottrarsi alla natura analogica del suo mezzo, la fotografia: ne uscì fuori una fascinosa mescolanza...
Pubblicato 10 mesi faEdizione del 14 gennaio 2024
Claudio ZambianchiPARIGI
Bloomsbury guardava ai vittoriani, più o meno eminenti, con un atteggiamento di ironico distacco. La rottura con la mentalità benpensante, moralista, patriarcale e sessuofoba del lunghissimo tempo della regina Vittoria si era consumata, e il gruppo formatosi nella prima decade del Novecento nel quartiere residenziale poco a nord del British Museum trovò lo spazio e il coraggio di perseguire una inedita libertà in ogni aspetto della vita intellettuale, artistica e sessuale. Per ironia della sorte, il luogo fondativo del gruppo di Bloomsbury fu il salotto di Virginia, Vanessa e Adrian Stephen, figli di Sir Leslie, monumento della cultura vittoriana. La...