Internazionale
Camerun, rapiti il responsabile delle carceri e un’intera squadra di calcio
Questione "anglofona" La guerriglia separatista non si arrende, le violenze dell'esercito proseguono e il dialogo promesso da Biya non decolla
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Questione "anglofona" La guerriglia separatista non si arrende, le violenze dell'esercito proseguono e il dialogo promesso da Biya non decolla
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 22 marzo 2019Edizione 22.03.2019
I conflitti iniziano così: uno sciopero, l’ignavia di una classe politica, la boria del potere, l’abbandono di un territorio, la perdita della memoria storica e all’improvviso spuntano le armi. La storia dell’ovest del Camerun non fa eccezione. Nelle cosiddette provincie anglofone ci si è presto dimenticati che il Paese era una federazione tra i due Camerun (francofono e anglofono, che derivavano da due distinti colonialismi), si è visto con distacco il malessere degli abitanti, si è sorriso, nell’ottobre 2016, di fronte allo sciopero degli avvocati delle regioni anglofone contro la nomina di giudici di lingua francese nei tribunali locali. Le...